top of page
Immagine del redattoreFrancesco Favano

“Diamonds And Pearls” è stato il disco del mese di marzo

Per l’appuntamento con “il disco del mese” in Soul Collection, in marzo abbiamo ascoltato l’album di Prince & the New Power Generation, Diamonds And Pearls; ce ne parla Francesco Favano.



Anche se dal 21 Aprile del 2016 Prince non è più purtroppo con noi, la sua musica continua tuttora ad essere influente. E lo sarà sempre. Perchè la sua grande virtù artistica è stata quella di abbattere i recinti tra vari generi, creando un cross-over dallo stile inconfondibile, apprezzato molto sia da pubblico e da critica, miscelando sapientemente tutti i generi della black-music e spingendosi sempre oltre, forte anche del suo songwriting variegato che passa da pezzi espliciti e provocatori, a brani più romantici, introspettivi. La sua è una vera e propria “eterogeneità omogenea”, in quanto è un suono riconoscibilissimo tra mille, pur essendo multisfaccettato. Grazie anche ai tanti artisti che gravitavano attorno alla sua orbita (da Sheila E. a Wendy & Lisa, ai The Time, a Jill Jones, passando anche per Vanity 6 e Apollonia), Prince ha dato vita al cosiddetto “Minneapolis Sound”, miscela di funk, R&B, soul, rock ed elettronica (con il sapiente utilizzo della drum-machine Linn LM1 negli anni ‘80).


E parlando di artisti della sua cerchia, non stupisce che in “Diamonds & Pearls”, che abbiamo scelto come disco del mese e di cui vi parleremo oggi, abbia arruolato dei portentosi musicisti che rispondono al nome di New Power Generation, che in questo suo viaggio lo accompagnano magistralmente. Siamo in pieno periodo New Jack Swing, (sound che mescola R&B con suoni sintetizzati e drum-machine dal groove poderoso) che ebbe inizio verso la seconda metà degli anni ‘80 e che durò fino ai primi 3 anni degli anni ‘90, e Prince fiuta bene la nuova tendenza decidendo di personalizzare queste sonorità e adoperarle per “Diamonds & Pearls”. Ma la scaletta è davvero variegata e trattandosi di un disco del Principe di Minneapolis non poteva essere diversamente.


Si passa da pezzi super-funky come “Daddy Pop”(con un groove al quale è impossibile stare fermi e con belle parti di organo R&B), “Get Off”, caratterizzata da accenni di rap e flauto quasi orientaleggiante, “Jughead”, con il rap di Tony M, che forse oggi suonerebbe datato, ma che comunque allora faceva il suo, pur non essendo particolarmente brillante. E c’è anche spazio per il pop-soul della title-track, per le atmosfere jazzate di “Strollin”, “Willing & Able”, la sensualità raffinata di “Insatiable” (quasi come una “Adore” in versione anni ‘90), “Money Don’t Matter 2Night”, uno dei singoli estratti, con un arrangiamento ispirato agli Steely Dan ma senza esserne la copia conforme, e il funk-rock di “Cream”. Entrambi i pezzi sono usciti come singoli portanti del disco. “Diamonds & Pearls” raggiungerà la posizione numero 3 nella classifica Billboard 200 e inoltre avrà successo nelle classifiche australiane e in molte altre europee.



Il 27 Ottobre dello scorso 2023 è stato ristampato in un’edizione deluxe in vinile e in CD, con l’aggiunta di vari inediti, versioni live e remix. Segno che ancora oggi Prince continua a far parlare di sé, la forza della sua musica è stata proprio quella di essere lungimirante e sempre attuale nel tempo. Sono tanti gli artisti del contemporary R&B e del neo-soul che devono molto a lui, grande è stata anche la stima da parte di colleghi illustri come D’Angelo, Lenny Kravitz, Questlove e Alicia Keys. Quest’ultima affermerà infatti, durante la cerimonia dell’ingresso di Prince nella Rock ‘N Roll Hall Of Fame, che “esistono tanti re: Re Enrico VIII”, Re Salomone…Ma esiste un solo Prince!”. E noi non possiamo fare altro che essere d’accordo.


Prince incarna l’esempio dell’indipendenza e della coerenza artistica, del musicista che pur di mantenere intatta la sua integrità, si è spesso scontrato duramente con le etichette discografiche, la Warner Bros in primis. Molte volte anche i rapporti con i musicisti che gravitavano attorno a lui non erano del tutto idilliaci. Ma ciò che a noi interessa è la grandezza della sua arte, capace sempre di emozionarci, regalarci adrenaliniche scosse telluriche grazie ai suoi brani super-funky e rock, oltre che farci sognare con le sue ballate soul da brivido. E noi non smetteremo mai di ringraziarlo per tutto ciò che ci ha donato. Sia sempre benedetto il nostro amatissimo Principe di Minneapolis!

 

Soul Collection Playlist:

1) Diamonds and Pearls

2) Willing and Able

3) Money Don’t Matter 2 Night

4) Cream

5) Gett Off

 











 

Social:

F: @prince

I: @prince

X: @prince

 

0 commenti

Comments


bottom of page