Due donne hanno sporto denuncia contro il rapper e imprenditore
Fonte: rockol.it
Sean “Diddy” Combs è stato accusato di violenza sessuale da due donne, che hanno presentato due denunce separate presso il tribunale di New York: le querelanti - della quali solo una, Joi Dickerson-Neal, ha reso nota la propria identità - nelle istanze depositate presso le autorità hanno fatto riferimento a episodi presumibilmente avvenuti nella prima metà degli anni Novanta.
Dickerson-Neal aveva conosciuto Combs sul set di un videoclip musicale mentre stava studiando psicologia alla Syracuse University. La voce di “I'll Be Missing You” e la donna si erano rivisti per un appuntamento privato, durante il quale il rapper prima avrebbe drogato la studentessa, per poi abusarne: la violenza sarebbe stata anche ripresa in un video, poi diffuso dallo stesso artista presso la sua (ampia) cerchia di conoscenze. Dickerson-Neal fu ricoverata in ospedale per una grave forma di depressione, che la portarono a maturare pensieri suicidi. “Sulla causa che ho intentato è stato detto di tutto”, ha fatto sapere la querelante in una dichiarazione pubblica: “Sono molto grata alle altre donne che si sono fatte avanti [meno di una settimana fa, Combs aveva risolto in sede extra-giudiziale una causa legale analoga, intenta dalla cantante Cassie]: per 32 anni, le uniche persone con le quale sono stata in grado di confidarmi sono state i miei amici più cari e i terapisti. Sento come se il velo di oscurità che mi opprimeva fosse stato sollevato, permettendomi finalmente di raggiungere il mio potenziale”.
Nella seconda causa - nella quale vengono citati anche il cantante Aaron Hall e la MCA Records - Diddy è stato accusato di aver costretto l’accusatrice a un rapporto sessuale durante un afterparty seguito a un evento organizzato dall’etichetta (acquisita da gruppo Universal Music nel 1996, e non più attiva dal 2003): durante la festa, svoltasi presso la residenza dello stesso Hall, anche il padrone di casa avrebbe abusato della querelante, che - due giorni dopo il party - sarebbe stata minacciata e aggredita da Diddy a scopo intimidatorio.
“Sono affermazioni completamente inventate che riferiscono in modo del tutto falso fatti risalenti a oltre trent’anni fa, con accuse archiviate all’ultimo momento”, ha dichiarato un portavoce dell’artista: “Non si tratta altro che di un tentativo di estorsione. La sua fama e il suo successo rendono Combs una facile preda per accusatori anonimi che agiscono senza coscienza e senza temere conseguenze per ottenere vantaggi economici”.
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