Il terzo disco della cantante colombiana-americana segna uno stile e un'identità già ben definite.
Nel 2018 ci eravamo letteralmente innamorati dell'esordio di questa originale cantante colombiana-americana. “Isolation” era un brillante disco in cui Kali Uchis metteva sul tavolo tutti i suoi talenti e l'eclettismo di passare dall'r&b al reggaeton, dal hip-hop alla bossa retrò, coinvolgendo ospiti del calibro di Damon Albarn, Tyler, The Creator, Badbadnotgood, Thundercat e Jorja Smith.
Nel 2021 ha pubblicato un disco totalmente in lingua spagnola “Sin Miedo” da cui vene estratto l'hit “Telepatía” che combinava splendidamente l'uso dello spagnolo e dell'inglese.
La scorsa settimana è uscita con questo “Red Moon in Venus” una raccolta questa volta con meno ospiti e con uno suo stile ben definito e omogeneo.
Già nell'intro “in My Garden” la Uchis ci accoglie nel suo mondo vellutato ed etereo tra cinguettii e messaggeri del vento.
Kali Uchis fonde perfettamente R&B con soul e funk morbidi in “Worth the Wait” dove troviamo la sua voce emotiva che si fonde perfettamente con i contributi di Omar Apollo, (già in programmazione in Soul Collection). Il brano è una perfetta vetrina del talento musicale di entrambi gli artisti e testimonia la loro capacità di creare musica bella ed emotiva. Il merito della produzione di "Worth the Wait" va ai produttori J.LBS, Vicky Nguyen e Omar Apollo, che hanno fatto un lavoro incredibile per creare un contesto sonoro intenso e dinamico per la canzone.
Nel disco ci sono qua e là echi di Prince (“Love Between..”) e Sade (“Blue”), ma anche una novella Billie Holiday in “Moonlight” il nuovo singolo dopo “I Wish You Roses”.
Insomma, l'ascolto è una vera immersione nelle atmosfere morbidone in cui la cantante racconta l'amore in tutte le sue sfumature, sia quelle sensuali che gli abbandoni più drammatici, ma presi con filosofia. Anche in questo “New Moon in Venus” ci sono canzoni che mescolano efficacemente spagnolo e inglese come in “Come Te Quiera Yo”.
In tutti i 43 minuti del disco la Uchis ci fa immergere e cullare in queste atmosfere, che per qualcuno possono risultare forse un po' noiose, ma se si è dell'umore giusto diventano irresistibili. Se per raccontare il primo disco, decisamente più eclettico, avevamo usato come punti di riferimento SZA, Rihanna e Amy Winehouse, oggi possiamo mettere in cima alla lista Lana Del Rey, non solo per i suoni downtempo, ma anche per la capacità che la Uchis ha nell'essere l'art director di sè stessa nonché la regista dei suoi videoclip che sono sempre molto interessanti. La stella Kali Uchis brilla ancora.
Discografia:
2018 – Isolation
2020 – Sin Miedo (del Amor y Otros Demonios)
2023 – Red Moon in Venus
Social:
Facebook: @KaliUchis
Instagram: @kaliuchis
Twitter: @KALIUCHIS
Comments