Lo ha ribadito durante l'Halftime Show del Superbowl. Con lui sul palco anche Alicia Keys, H.E.R., Jermaine Dupri, Will.I.Am, Lil Jon e Ludacris.
Usher si è presentato all'Allegiant Stadium di Las Vegas per l'halftime show del Super Bowl seduto su un trono, affiancato da una banda musicale e da una schiera di artisti di Las Vegas - ma è rimasto al centro della scena.
È stata un'immediata conferma della sua posizione di performer ideale per l'halftime: uno con successi intramontabili e noti, coreografie magistrali e un pubblico devoto.
Ha iniziato con "Caught Up", passando per "U Don't Have to Call", "Superstar" e "Love in the Club".
Poi Alicia Keys si è unita al pianoforte rosso brillante per la sua canzone "If I Ain't Got You", che si è trasformata in "My Boo", Usher ha perso un guanto in un apparente tributo a Michael Jackson - notevole per una performance durante il Mese della Storia Nera.
Ed ancora, una singola battuta di "Superstar", un brevissimo assaggio di "Nice and Slow". Il medley ha dato il meglio di sé quando ci ha concesso un po' di tempo per goderci la sua coreografia e per sederci un po' con una canzone, come ha fatto con la sua classica ballata "U Got It Bad". Questo è stato il momento in cui si è tolto la maglietta, la voce ha avuto la possibilità di brillare e ha fatto uscire H.E.R. per fare l'assolo di chitarra.
C’erano anche i suoi amici di sempre, Jermaine Dupri per "Confessions (Part II)"; Will.I.Am per "OMG"; Lil Jon e Ludacris per "Yeah", la scelta più ovvia per la canzone finale.
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